Dove viene rimborsato

tratto da "Il parto in casa" (Il Leone Verde Edizioni, 2014):



"Per molte coppie la possibilità di scegliere il luogo della nascita dei propri figli è ancora un diritto astratto. Attualmente in quasi tutte le regioni italiane non è garantita una reale libertà di scelta. Mentre il parto in ospedale è gratuito, l'assistenza extraospedaliera (domicilio e casa maternità) fornita da ostetriche libere professioniste qualificate, il cui costo va dai 2000 ai 3000 euro, è ancora totalmente a carico di mamma e papà, anche se alcune assicurazioni private lo rimborsano.
La decisione di dove partorire non dovrebbe essere dettata dalla disponibilità economica della donna. La Regione, attraverso la Asl di appartenenza, potrebbe erogare alla famiglia l’equivalente del costo medio di una degenza ospedaliera di madre e neonato per il parto e puerperio fisiologico. In pratica, si tratterebbe di un semplice “spostamento di fondi”. 

Al momento, però, il rimborso del parto in casa è previsto solo in Piemonte, Emilia Romagna, Marche, Province di Trento e  Bolzano. E, pensate, anche nella Città del Vaticano. Daniela, una mamma di Sondrio, racconta: “Qui  non si può partorire in casa neanche a pagamento....non ci sono in zona ostetriche disposte a seguirti nel parto in casa, per non parlare di quello che dice la gente! Saresti additata come un’irresponsabile che mette a repentaglio la vita di suo figlio. Sono proprio delusa.... Ho già due figli e per entrambi il travaglio è stato velocissimo: la prima è nata dopo tre ore dalla prima contrazione e il secondo dopo un’ ora e mezzo. Ora sono a 34 settimane, sono felice di poter diventare mamma di nuovo, ma temo di non raggiungere l''ospedale in tempo, preferirei potermi organizzare in casa piuttosto che rischiare di partorire in auto e sapete cosa mi è stato risposto? Nel caso chiami il 118!!! Sì, così sarei assistita da qualcuno che magari non ha mai visto partorire nessuno... che amarezza!”. 

Susanna, una mamma di Pisa, ha dovuto rinunciare al suo progetto: “Sono mamma di due bimbe l'ultima ha sette mesi. Quando ero incinta ho fatto un mio percorso interiore e un corso pre-parto con un’ostetrica per partorire in casa. Ma poi non ho potuto solo per una questione strettamente economica. Costa troppo! Non abbiamo potuto permetterci un tale lusso. Non mi sembra giusto per niente, sono ancora arrabbiata per questo”.
Torino è stato il primo centro in Italia ad istituire un servizio pubblico di assistenza al parto a domicilio"...

Ecco come i media descrivono il parto....